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Ritratto fotografico cosplay di Marilyn Monroe, interpretata per le collane fiorite Vipuntozero

Marilyn

Ritratto fotografico cosplay di Marilyn Monroe, interpretata per le collane fiorite Vipuntozero

È il 1° giugno del 1926 quando Norma Jeane nasce da padre ignoto e madre schizofrenica: non proprio un bell'imprinting. La madre ha due matrimoni alle spalle, una situazione lavorativa e psicologica difficile, così affida la piccola Norma Jeane, che ha circa un mese, a una coppia per 5 dollari la settimana, perché faccia ciò che lei non è in grado di fare, prendersene cura. La coppia si offre di adottare la piccola, ma la madre non vuole rinunciare a lei: la va a trovare sporadicamente negli anni e, quando Norma Jeane di anni ne ha 8, acquista per sè e per la figlia una piccola casa e si indebita per acquistarla e arredarla; lavora troppo e il suo stato mentale, sotto l'ansia dei debiti, peggiora fino a portare lei all'internamento e la piccola Norma Jeane all'affido ad una amica, Grace McKee: la quale però di lì a poco sposa un uomo che non intende prendere con sè la piccola. Inizia così un infinito ed estenuante pellegrinaggio dall'orfanotrofio a numerose famiglie affidatarie, senza mai poter essere adottata perché la madre non vuole rinunciare a lei.

A 16 anni il primo matrimonio con un 21enne vicino di casa, con il quale era uscita qualche volta e che grazie ai magheggi di Grace diventa l'unica alternativa all'orfanotrofio. La giovanissima sposina lavora in un'industria che produce paracaduti. Mentre il marito è al fronte, Norma Jeane viene scoperta da un fotografo: il resto è storia, una rapida e luminosa ascesa nell'Olimpo di Hollywood e una rovinosa caduta negli inferi della fragilità umana.

Altri due mariti, molte relazioni, l'impossibilità di avere figli... forse in fondo un profondo e radicato desiderio di "normalità", di stabilità affettiva ed emotiva. Un desiderio mai appagato, a più riprese rincorso: come quando prende in affitto un appartamento per sè e per la madre dimessa dall'istituto dopo 10 anni.

Una convivenza naufragata nell'insostenibilita di un rapporto inesistente e il desiderio di sua madre di tornare in istituto. Di Marilyn, morta presumibilmente suicida a soli 36 anni, ci resta un'immagine iconografica che probabilmente era uno scudo, una corazza, una gabbia così dorata da abbagliare il mondo intero... ancora oggi.

Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti. — Marilyn Monroe
Nelle fotografie di questa pagina, Marilyn Monroe è stata interpretata per Vipuntozero da Maria Gloria Rinaldis.
Acquarello di Marilyn Monroe, realizzato a mano da Valeria Sechi come ispirazione per collane fiorite Vipuntozero

Ma perché ho scelto Marilyn? Perché è una donna straordinariamente avanti per il tuo tempo. Decide come nome d'arte di usare il cognome della madre, non quello di un padre putativo o di un marito o un nome totalmente inventato. No, lei sceglie la verità: sceglie il nome da nubile di sua madre, perché sono loro due, non c'è una famiglia o un uomo ad accudirle o a legittimarne l'esistenza. Bisogna ricordare che stiamo parlando degli anni '40: oggi potrebbe sembrare banale, ma all'epoca non lo era affatto.

Marilyn è unica e meravigliosa anche nei suoi contrasti e nelle sue contraddizioni: si sottopone a due interventi di chirurgia estetica, uno per ridurre il naso ed uno per addolcire i tratti del mento, ma si rifiuta di togliere la folta peluria che le ricopre il volto, sostiene che le conferisce una lucentezza ineguagliabile e non vuole assolutamente che i fotografi usino filtri quando la ritraggono.

Marilyn sa cosa è la sorellanza molto prima che questa parola venga inventata: è molto amica della cantante Ella Fitzgerald, e quando ad Ella viene vietato di cantare nel celebre locale di Los Angeles "Mocambo" perché di colore, Marilyn telefona personalmente al proprietario assicurandogli che avrebbe riservato un tavolo in prima fila tutte le sere in cui la Fitzgerald si fosse esibita lì. Per non perdere questa enorme occasione di pubblicità, il proprietario decise di permettere alla cantante di esibirsi nel suo locale, e Marilyn fu presente ogni volta in cui Ella cantò.

Se penso a Marilyn penso ad una donna che ha avuto una fioritura meravigliosa, ma funestata dalle grandinate della sorte, così profondamente radicata nel suo passato.

Forse c'è una cosa di Marilyn che non sai: nel 1947 partecipa e vince il concorso di bellezza Miss California Artichoke Queen. È così che mi piace pensarla: REGINA DEI CARCIOFI, 'che avere le spine aiuta a difendersi.

Ecco, forse Norma Jeane non aveva abbastanza spine.

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